Vent'anni di successi in bicicletta. Questa la carriera ciclista di Luigi Botteon. Un atleta capace di sapersi adeguare alle diverse e alle più difficili discipline delle due ruote a pedali, sempre però con lo stesso denominatore: la vittoria. Nel corso degli anni troviamo Luigi Botteon sul gradino più alto del podio nelle gare su strada, nelle competizioni in pista, sullo sterrato del ciclocross e della mountain bike oltre che nelle gare degli ex professionisti. Nato il 24 luglio 1964 Luigi Botteon inizia a gareggiare in bicicletta all'età di tredici anni. L'anno seguente giunge la prima affermazione, a Malnate nel varesotto, nella stessa stagione vince tre volte. Nelle categorie giovanili la divisa del corridore bosino è quella del Velo Club Varese Luigi Ganna, una società storica per il ciclismo varesino. È il 1980 quando Botteon veste la prima maglia tricolore è quella del campionato italiano inseguimento individuale specialità nella quale lascia ai gradini più bassi del podio Gianni Bugno e Silvio Martinello. Nello stesso anno è tricolore anche con il quartetto della cronosquadre e vince il campionato regionale nelle stesse discipline, per lui le vittorie alla fine della stagione si contano nel numero di dieci.
Nelle due annate nella categoria juniores conquista undici vittorie individuali, cinque i titoli di campione lombardo, tre le maglie tricolore in pista e con il quartetto della cronometro. Fa i suoi record sulla distanza dei tre chilometri sulle piste di: Varese, Crema e Bassano del Grappa, veste le prime magliette azzurre, nel campionato del mondo su pista a Lipsia e nella gara internazionale su strada elvetica (Rubiland)che conclude al secondo posto assoluto. Al secondo anno tra gli juniores è azzurro sia nella prova contro il tempo. Non delude al passaggio tra i dilettanti. Ventuno successi in quattro anni, è primo in gare su strada e a cronometro. Tra le vittorie di maggiore prestigio il Giro della Valle d'Aosta nel 1986, con due vittorie di tappa, anno nel quale conquista la vittoria in otto gare internazionali. È al via con la maglia azzurra nel campionato europeo su strada e nella coppa europea su pista. I titoli di campione lombardo e italiano non si contano.
È professionista dal 1987, con la maglia Remac. Al tricolore su pista è secondo, battuto solo da Francesco Moser, partecipa anche al campionato del mondo su pista. Nel 1988 con la maglia della pepsi Fanini conquista la vittoria in una tappa del Sur Tur, in Australia. È secondo al giro dell'Umbria, riserva al campionato del mondo di ciclocross e quarto nella tappa a cronometro del giro d'Italia con arrivo a San Marino. Gareggiando come professionista si dedica alle gare in moutain bike. In tre anni conquista oltre cento successi, due campionati veneti nei quali batte Pontoni e De Bortoli (poi campione del mondo della specialità), per due volte termina al secondo posto nella Speedylonga. Inizia l'attività lavorativa aprendo una bottega artigiana a Caravate, ma l'odore agonistico non si ferma e quando viene istituito il campionato italiano per gli ex professionisti Luigi Botteon è presente e vincente. Nel 1996 batte Giuseppe Saronni, l'anno seguente Francesco Moser. Un corridore completo e un meccanico ciclista che ora mette a disposizione della clientela, nel suo negozio di Cocquio Trevisago, la niente male esperienza ciclistica derivante anche dalle migliaia di chilometri percorsi in bicicletta.